2021 – Un anno record

Non c’è più un settore che si distingue nettamente dagli altri per numero di reclami. Con poco meno del 10% ciascuno, i settori farmaceutico/sanitario ed elettronica d’intrattenimento/foto condividono ora i primi posti, seguiti dai settori prodotti alimentari, casa/giardino e vendita per corrispondenza. Non sorprende che il settore tempo libero/turismo/alberghiero/ristorazione, che nel 2019 con il 19,1% aveva registrato la quota maggiore di reclami, nell’anno della pandemia di COVID sia crollato al 6,3%. Nel 2021, il 45% dei reclami è stato accolto, in linea con la media degli ultimi anni.
Da quando nel 2020 è stata introdotta la presentazione elettronica dei reclami tramite il sito web della CSL, il numero di reclami non sufficientemente motivati è aumentato. Un reclamo deve indicare chiaramente quali infrazioni vengono rimproverate in relazione al materiale pubblicitario contestato o cosa esattamente è considerato sleale nel materiale pubblicitario.
Il principio della chiara riconoscibilità della comunicazione commerciale sta diventando sempre più importante. Di conseguenza il precedente principio n. B.15 della Commissione per la Lealtà è stato rivisto nella sua stesura. Al fine di chiarire i requisiti speciali per il principio di separazione tra informazione editoriale e comunicazione commerciale, le relative disposizioni sono state trasferite in un principio a sé stante n. B.15a.
Il rapporto annuale completo con ulteriori informazioni su mutazioni del personale, casi interessanti nonché fatti e cifre può essere consultato qui: Rapporto annuale 2021 (in francese e tedesco)