Fare chiarezza sul green marketing

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Quando una pubblicità commerciale è greenwashing? La Commissione Svizzera per la Lealtà si confronta sempre più spesso con questa questione. Nuove direttive intendono ora fare più chiarezza.

La Commissione Svizzera per la Lealtà (CSL) ha pubblicato nuove direttive sul tema della pubblicità con riferimenti all’ambiente o al clima. Le direttive chiariscono i requisiti che deve soddisfare un’azienda che fa pubblicità con argomentazioni ambientali, ovvero pratica il cosiddetto «green marketing». Gli autori della pubblicità ricevono indicazioni sugli aspetti da considerare e sugli elementi rilevanti per la CSL in un’eventuale procedura di ricorso.

Con queste direttive, per la prima volta in Svizzera si hanno indicazioni concrete sugli aspetti da considerare nella comunicazione commerciale che fa riferimento all’ambiente o argomenta con l’ambiente affinché i requisiti in materia di concorrenza sleale siano soddisfatti. «Le direttive sono una guida per agire in modo positivo e leale, non un documento per imporre divieti», spiega Reto Inglin, segretario giuridico della Commissione per la Lealtà.

Aumento dei reclami riferiti al greenwashing

Sebbene la CSL si occupi ormai da molti anni di reclami in ambito di green marketing, negli ultimi tempi questi sono aumentati. Singoli casi sono oggetto di grande attenzione, come la decisione della CSL pubblicata lo scorso giugno in relazione alla comunicazione della FIFA sulla neutralità climatica dei Mondiali di calcio 2022 in Qatar.

Le nuove direttive riassumono la giurisprudenza della CSL in materia e integra gli sviluppi internazionali, in particolare la direttiva UE sulle dichiarazioni ambientali. Non si tratta di recepire il diritto dell’Unione, ma di accogliere in modo puntuale le riflessioni internazionali volte a promuovere la trasparenza, la chiarezza e la veridicità della comunicazione.

Basi legali sufficienti

Un gruppo di lavoro interno della Commissione Svizzera per la Lealtà ha valutato la necessità di un adeguamento dei principi della CSL, giungendo alla conclusione che le basi legali esistenti sono sufficienti per verificare la lealtà delle comunicazioni commerciali con riferimenti all’ambiente.

Le nuove direttive non creano nuove regole, ma concretizzano i requisiti da soddisfare affinché il green marketing adempia all’obbligo di veridicità e chiarezza in materia di concorrenza sleale. «Il nostro obiettivo è quello di fornire indicazioni chiare, poiché siamo convinti che sia di grande utilità per tutti gli attori della comunicazione commerciale», conclude Reto Inglin.

 

Per informazioni potete rivolgervi a:

Anja Kutter
Responsabile della comunicazione CSL
076 340 02 07
medien@lauterkeit.ch

Reto Inglin
Segretario giuridico CSL
076 419 09 10
juris@lauterkeit.ch